Back to top
PRENOTA ONLINE
Miglior prezzo garantito
 







Hotel Victoria Blog

CUNEO – La città dei 7 assedi

Cuneo è da sempre stata conosciuta come la “Città degli Assedi”.  Per sette volte ha respinto, con alterni successi, gli attacchi delle forze invasori che cercavano di conquistare la città.

Disegno di Cuneo Medievale e la cinta muraria

Due ragioni principali degli assedi sono legate al territorio: intanto il capoluogo era la prima importante città che le truppe straniere superato uno dei valichi di confine trovavano verso la pianura. In secondo luogo la vocazione della città ad essere “cittadella militare” e la consapevolezza da parte avversaria di aprirsi verso la pianura e i grandi centri del Nord.

Cuneo sin dalla sua nascita ha dovuto cingersi di mura di difesa, anche se all’inizio erano dei fossati e delle palizzate. Durante i suoi ottocento anni di vita la città ha subito molti assedi tanto che una via, situata sul lato ovest del centro storico a pochi metri da San Francesco si chiama Via dei 7 Assedi.  Ragionando sugli assedi cui Cuneo è stata vittima, è molto importante non dimenticare che proprio per questa ragione con gli anni la città è cambiata da borgo a piazza forte, paradossalmente vocata alla difesa dello spazio conquistato su quel fazzoletto di terra che andava pressappoco dal pizzo di Cuneo all’inizio dell’attuale Piazza Galimberti. Durante gli assedi molti cittadini e nel caso di Cuneo, mercenari e più tardi soldati di ventura presero parte agli  scontri difendendo la cittadella.

Diremmo non ci sia un assedio più importante degli altri. Piuttosto ciascuno rappresenta per l’epoca in cui si è svolto un momento importante per la comunità cuneese. Il secondo assedio ad esempio, per intenderci quello del 1557,  da parte delle truppe francesi del maresciallo Carlo Cossè, duca di Brissac, che dopo due mesi lasciarono il campo di battaglia sconfitte. Questa eroica resistenza venne più tardi riconosciuta da Emanuele Filiberto con il diploma del 1559 che, oltre a numerosi privilegi, conferì a Cuneo il titolo di Città.

Il sistema difensivo della città alla fine del XVII secolo aveva reso Cuneo una delle piazzaforti più organizzate dell’intero Piemonte. Ovviamente a questa struttura si arrivò per gradi negli anni. Le prime cinte difensive erano palizzate di legno accompagnate da fossati. Successivamente il legno fu sostituito da mura molto più sicure. In ultimo le vie della città vennero modellate senza rispettare l’ordine ortogonale così da rendere difficile la loro percorrenza a piedi o cavallo e dando spazio sulla punta delle rive ad appostamenti che avevano “il tiro libero”, sulle strade.

Resti delle antiche mura di Cuneo

Il 23 luglio 1800, dietro ordine specifico di Napoleone emanato il 4 luglio 1800, iniziarono le prime fasi di minamento dei due ponti di collegamento. La Municipalità di Cuneo, il 18 luglio, approvava l’abbattimento della “triplice cerchia di possenti mura” che ebbe inizio cinque giorni dopo. Dopo questo massiccio intervento, la città recuperò le peculiarità dell’epoca napoleonica trasformandosi negli anni in una città elegante. Questo grazie al nuovo piano regolatore francese del 1802 “Plan et Projet d’aggrandissemen et embellissement” che determinò un impegnativo cambiamento della fisionomia urbana della città. Di lì a poco Cuneo avrebbe avuto una sua Diocesi e riorganizzata anche sotto l’aspetto politico e più caratterizzata da un punto di vista commerciale.

Ma quanti furono gli assedi? E furono sette o più di sette? Qualcuno sostiene che furono dieci. Una lapide posta in Largo Audifreddi ne esclude due (l’Assedio dei Milanesi anni 1347-1348 e l’Assedio degli Austro-Russi, anno 1799)

1° Assedio dei Milanesi anni 1347-1348

2° Assedio degli Svizzeri, anno 1515

3° Assedio dei Francesi, anno 1542

4° Assedio dei Francesi, anno 1557

5° Assedio dei Franco-Piemontesi, anno 1639

6° Assedio dei Franco-Piemontesi, anno 1641

7° Assedio dei Francesi, anno 1691

8° Assedio dei Franco-Spagnoli, anno 1744

9° Assedio degli Austro-Russi, anno 1799

10° Assedio dei Tedeschi: 8 settembre 1943, 29 aprile 1945

La tradizione ne tratta sette escludendo l’8 settembre 1943 con i tedeschi, parlando piuttosto di occupazione.


Di fatto quella di Cuneo è la storia di una città che ha patito nei secoli violenti attacchi ed occupazioni da parte di chi, scivolato giù dai valichi montani di confine, cercava di accedere alla pianura Padana.

Un’ultima curiosità, in due palazzi di Cuneo si possono ancora vedere, a distanza di secoli, alcune palle di cannone conficcate nel muro esterno!

Edificio di Piazza Boves con palle di cannone conficcate nel muro

Leave a Comment

    PRENOTAZIONE DIRETTA

      P.IVA 03803740046 CODICE CIR: 004078-ALB-00005
      Translate »